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martedì 17 novembre 2015

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La Coda Lunga




L'espressione coda lunga, in inglese The Long Tail, è stata coniata da Chris Anderson in un articolo dell'ottobre 2004 apparso su «Wired Magazine» per descrivere alcuni modelli economici e commerciali come ad esempio Amazon.com, che si occupa della vendita al dettaglio, o Netflix, sistema di videonoleggio.
Essa non è altro che la curva statistica della distribuzione della ricchezza di Pareto in cui l’economista italiano aveva descritto l’ineguale ripartizione della ricchezza secondo la regola dell’80/20 (il 20% dei prodotti genera l’80% delle vendite, e di solito il 100% dei profitti). Questa curva rappresenta la curva di domanda standard che può essere applicata a qualsiasi tipo di industria.
La parte rossa della curva, popolazione ad alta frequenza o ampiezza, rappresenta i mercati di massa, mentre la parte gialla del grafico si riferisce alla coda lunga, popolazione a bassa ampiezza, che rappresenta il mercato delle nuove nicchie.


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Anderson sostiene che i prodotti a bassa richiesta o con ridotti volumi di vendita possono collettivamente occupare una quota di mercato equivalente o superiore a quella dei pochi bestseller o blockbuster, se il punto vendita o il canale di distribuzione sono abbastanza grandi. La regola dell’80/20, quindi, potrebbe sparire.

La tradizionale economia di vendita al dettaglio impone che i negozi abbiano solo i prodotti di massa, poiché lo spazio di esposizione è limitato. Ma i venditori online, (da Amazon ad iTunes) possono virtualmente immagazzinare tutto, e il numero dei prodotti di nicchia reperibili supera quello dei prodotti di massa di parecchi ordini di grandezza. In sostanza, anche se continuiamo ad essere ossessionati dagli hit, questi non rappresentano più la forza economica di un tempo, ma competono con un numero infinito di mercati di nicchia, di ogni dimensione e i consumatori sono sempre più favorevoli a quello con la maggiore scelta.

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