In questo nuovo mondo, nascono nuovi settori come nel caso delle cosiddette imprese "click and mortar", aziende tradizionali che si mettono online per garantirsi un rapporto diretto con i clienti, sia per riceverne gli ordini sia per migliorare i servizi offerti.
I mercati elettronici, di fatto centri commerciali [malls] virtuali, stanno crescendo a una tale velocità che, stando a un'indagine condotta nel 2000 da Forrester Research, due terzi degli acquirenti e venditori online stavano pianificando di utilizzare, e-market places, vale a dire scambi elettronici specializzati.
Un'altra indagine di Forrester Research indica che, agli inizi del 2001, su mil¬le grandi aziende nordamericane, il 35 per cento vende prodotti online a consumatori o ad altre aziende, mentre un ulteriore 46 per cento si prepara a farlo.
L'essenza dell'e-business sta nella connessione in rete interattiva, basata su Internet, tra produttori, consumatori e forni¬tori di servizi. Qui, di nuovo, la rete è il messaggio. È la capacità di interagire, correggere e distribuire globalmente, in una forma personalizzata che comporta riduzione di costi, qualità, efficienza e soddisfazione del cliente.
D'altro canto, c'è anche da dire che, spesso, la gestione della complessità provoca un collasso del sistema e produce nei consumatori la sgradevole sensazione di essere usati come cavie del nuovo modello d'impresa.
Se l'impresa a rete ha preceduto la diffusione di Internet, qual è il contributo specifico di questo medium tecnologico al nuovo modello d'impresa? La risposta è: questo modello permette gradualità, interattività, gestione della flessibilità, differenziazione del marchio e personalizzazione in un mondo industriale collegato in rete.
Gradualità: la rete può includere tante o poche componenti localmente o globalmente, quelle richieste per ciascuna operazione e per ogni transazione. Per la rete, l'essere locale o globale non è un ostacolo tecnologico, ed essa può evolversi, espandersi o ritirarsi con la geometria variabile della strategia d'impresa, senza costi gravosi in termini di capacità produttiva inutilizzata, dato che il sistema può essere riprogrammato o reindirizzato con una semplice procedura.
Interattività: in tempo reale o prestabilito, con fornitori, clienti, subappaltatori e dipendenti, in un sistema multidirezionale che bypassa i canali verticali di comunicazione e decisione senza perdere traccia delle transazioni. Il risultato è un'informazione di migliore qualità e un migliore adattamento tra i soci nel processo produttivo.
Gestione della flessibilità: consente di tenere sotto controllo il progetto d'impresa estendendone la portata e diversificandone la composizione, secondo le necessità di ciascun progetto. Questa capacità di combinare la guida strategica e l'interazione decentralizzata e multipla con i soci è decisiva per raggiungere gli obiettivi fissati dall'impresa. In un'economia in cui la buona gestione delle acquisizioni e delle fusioni determina la vita o la morte dei grandi conglomerati, Internet fornisce la tecnologia necessaria per integrare le imprese.
Differenziazione “branding”: in un mondo in cui i consumatori fanno scelte multiple è essenziale un segno di capacità che crea valore. Gli investitori hanno bisogno di un simbolo riconosciuto.
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